Fin dal lontano 1657 il Sacro Monte Calvario di Domodossola fu luogo di pace, di preghiera e di meditazione.
Il complesso di edifici costruito sulla sommità del colle, con il passare di quei primi decenni dell'ottocento, ritrovò in parte la sua vitalità di casa per ritiri spirituali e luogo di preghiera diventando soprattutto casa di formazione dell'Istituto. Dopo alterne vicende, dal febbraio 1828, con la venuta di Antonio Rosmini divenne la culla dell' Istituto della Carità (Padri Rosminiani) da lui fondato.
Dal 1976 si è ripresa con rinnovato vigore l'ospitalità per quanti desiderassero nella pace e nel silenzio incontrare Dio e coltivare la crescita del proprio spirito nella fede, dando vita poco a poco all'attuale.
Nel 1991, dalla Regione Piemonte è stata istituita anche la Riserva Naturale Speciale Regionale.
 
La sua Storia
Dedicato alla Passione e Morte di Cristo,  dopo tristi anni di abbandono, il Sacro Monte Calvario ritrovò, con l'avvento dei Padri   Rosminiani, la propria dignità di luogo di fede e di meditazione.
 
Fonti e Bibliografia essenziale
  • Archivio del Sacro Monte Calvario.
  • Archivio della Collegiata del SS. Gervasio e Protasio di Domodossola.
  • Archivio storico diocesano di Novara.
  • Sommario nella causa del sig. can. Remigio Capis contro i signori teologo D. Antonio Rosmini Serbati e cardinale vescovo di Novara D. Giuseppe Morozzo ecc., Casale 1840.
  • Prada Pietro, Domodossola e il Monte Calvario, Milano 1897;
  • De Vit Vincenzo, Memorie dell’antico castello di Mattarella, in Appendice a “La provincia romana dell’Ossola ossia delle Alpi Atrezziane”, Firenze 1892;
  • Bertamini Tullio, Cronache del castello di Mattarella, in “Oscellana” 1976 e seg.
  • Gaddo Giovanni, Antonio Rosmini al Calvario di Domodossola, Stresa 1978. 
Testo:                 © Tullio Bertamini
Fotografie:        © Carlo Pessina – DOMODOSSOLA
                            © Padri Rosminiani - SACRO MONTE CALVARIO



Il Complesso monumentale 
del Sacro Monte con le sue Cappelle

 Al “Calvario” si può salire
 percorrendo a piedi
un’antica strada acciottolata,
all'ombra di faggi e castagni.
È l’antica “Via Crucis”
che accompagna il pellegrino
lungo il mistero
della Passione di Cristo

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 La Via Regia La 11ª Cappella 
della Via Crucis
 
 La 1ª Cappella
della Via Crucis
Il Santuario
 La 2ª Cappella
della Via Crucis
 
La 12ª Cappella 
della Via Crucis
 La 3ª Cappella
della Via Crucis
 
La 13ª Cappella 
della Via Crucis
 La 4ª Cappella
della Via Crucis
 
La 14ª Cappella 
della Via Crucis
 La 5ª Cappella
della Via Crucis
 
La 15ª Cappella 
della Via Crucis
 La 6ª Cappella
della Via Crucis
 
La Cappella 
della Visione 
della Croce
 La 7ª Cappella
della Via Crucis
 
Madonna 
delle Grazie
 La 8ª Cappella 
della Via Crucis
 
Santa Casa 
di Loreto
 La 9ª Cappella
della Via Crucis
 
Casa Stocalper
 La 10ª Cappella
della Via Crucis
 


San Quirico Fuori le Mura

A Calice di Domodossola, dove il versante orientale del Sacro Monte Calvario sosta con l'ultima balza prima di affrontare le pendici, sorge, in argentea beola, una chiesa romanica, datata al secolo XI. Costruire una chiesa in quel sito parrebbe fosse una scelta, giacché la sacralità del luogo originava da culti pagani risalenti a epoca preromana: già prima del Mille la chiesa era attorniata dalle sepolture del cimitero cristiano ed essa stessa sorgeva sul terreno consacrato a divinità locali lepontiche. In origine altro non era che un tempietto pagano, esaugurato poi, nell'età primigenia del Cristianesimo, dai Santi Giulio e Giuliano e dedicato al martire infante S. Quirico e a sua madre Giulitta.

Storia dei Martiri Quirico e Giulitta – La Chiesa: architettura, interni, dipinti e affreschi


Vai al dettaglio Rosmini al Sacro Monte Calvario
Al Sacro Monte è conservata gelosamente la ”cella” dove abitò il Beato Rosmini, cercando di manntenerla il più possibile identica ad allora. Dal 18 novembre 2007 giorno della Beatificazione vi è stata aggiunta una sua reliquia. Vai al dettaglio
Vai al dettaglio Riserva Naturale UNESCO
Nata nel 1991 come Ente Parco con una legge regionale piemontese, dal 2009 è confluita, insieme agli altri Sacri Monti Piemontesi in un unico Ente di Gestione dei Sacri Monti  Vai al dettaglio
 
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