La Vocazione Rosminiana Contemplazione e Azione in apertura universale alla Carità
La Vocazione Rosminiana Contemplazione e Azione in apertura universale alla Carità
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Istituto della Carità Padri Rosminiani Sacro Monte Calvario Domodossola (VB) |

«Io l'ho incontrato …
ho una bella notizia»
Per giovani e adulti che desiderino fare un'esperienza vocazionale rosminiana ed approfondire la spiritualità dell'Istituto della Carità, è possibile trascorrere un periodo di esperienza presso il Sacro Monte Calvario di Domodossola, condividendo la vita della comunità religiosa, in un clima di silenzio e raccoglimento. I padri sono disponibili a seguire personalmente chi volesse usufruire di colloqui di orientamento vocazionale e di direzione spirituale.


Dio:unico e
semplicissimo
oggetto
dei nostri affetti
«Il
fine di questa Società è unico, quello di eseguire nel modo più
perfetto possibile la giustizia, e così conseguire la salvezza e la
perfezione della propria anima. La giustizia [...] poi [...] consiste
nella carità, nell'avere per unico e semplicissimo oggetto dei nostri
affetti Dio».
(A. Rosmini, Lezione spirituale X,
Dell'ordine delle cose da chiedere a Dio
secondo lo spirito dell'Istituto della Carità)
secondo lo spirito dell'Istituto della Carità)

La “Vocazione Rosminiana”

Ad
ogni cristiano è rivolta da Gesù Cristo una chiamata. Rosmini la pose
proprio nelle prime pagine delle sue Massime di perfezione Cristiana:
«Tutti i cristiani, cioè i discepoli di Gesù Cristo, in qualunque stato e
condizione si trovino sono chiamati alla perfezione, perché sono
chiamati al Vangelo, che è legge di perfezione. A tutti ugualmente il
divino Maestro disse: Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro Celeste [Mt 5,48]»(Lezione prima: La vita perfetta).
A sua volta il Concilio Vaticano II la richiamò all’inizio del capitolo V, “Universale chiamata alla santità nella Chiesa”, nella Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen gentium:
«Il Signore Gesù, maestro e modello divino di ogni perfezione, a tutti e
ai singoli suoi discepoli di qualsiasi condizione ha predicato la
santità della vita, di cui egli stesso è l’autore e il perfezionatore: Siate dunque perfetti come è perfetto il vostro Padre Celeste …
È chiaro dunque a tutti che tutti i fedeli di qualsiasi stato o grado
sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla carità» (n. 40).
Qual è lo “stile rosminiano” con cui rispondere a questa chiamata?
Questo
testo, che offriamo qui sotto in formato pdf può dare a chi lo desidera
una prima indicazione presentando il modo con cui rispondere sia nella
vita laicale (“Ascritto” – “Ascritte” – “Figlio adottivo”) sia nella
vita consacrata (“religiosi” - “sacerdoti religiosi” - “religiose”).
L’icona
simbolica è un affresco posto sopra la porta d’ingresso del Centro di
Spiritualità Rosminiana del Sacro Monte Calvario, sede della casa di
formazione (”noviziato”) italiana maschile.
In
esso si notano tre figure: un angelo, un bambino e un serpente.
L’angelo occupa gran parte della scena: è giovanile, con le larghe ali
spiegate in volo verso l’alto, coi piedi sollevati, indice di purezza e
di distacco dalla terra. Il volto, sorridente, è rivolto verso il
bambino. Con l’indice della mano destra alzata indica il cielo, mentre
con la mano sinistra prende il braccio destro del bambino. Il bambino è
piccolo, coi piedi nudi in cammino sulla terra, il braccio destro in
mano all’angelo, lo sguardo rivolto fiducioso verso il punto indicato
dal celeste amico. Il serpente infine è in movimento sulla terra, a poca
distanza dalla gamba nuda del bambino, in posizione di attacco. Sotto,
fuori dal quadro, un versetto biblico attribuito all’angelo, scritto in
latino, che tradotto dice: “La condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore” (Os 2,16).

Se desideri scaricare l'opuscolo "La Vocazione Rosminiana" in formato digitale clicca qui.
Se invece desideri l'opuscolo stampato può richiederlo via e-mail alle Edizioni Rosminiane di Stresa
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